LA
POSTURA
La
postura, che può essere intesa come
la posizione del corpo nello spazio
sia in condizioni statiche che
dinamiche e si caratterizza per
l'esigenza del mantenimento
dell'equilibrio in una condizione,
come quella umana, di continue
sollecitazioni dovute alla forza di
gravità.
La
postura rappresenta la risposta
dell'organismo a tale forza, il che si
traduce nella necessità di continui
adattamenti del corpo alle condizioni
statiche e dinamiche, in rapporto con
l'ambiente che ci circonda e con gli
obiettivi del movimento.
Le caratteristiche della postura si
basano su un sistema estremamente
complesso, al quale concorrono fattori
neuorifisiologici e biomeccanici, ma
anche emotivi e relazionali.
La
postura è infatti il risultato
dell'interazione tra cervello, organi
sensoriali, stati emotivi.
Al
cervello arrivano continuamente
informazioni dagli organi di senso;
l'integrazione e l'elaborazione di
questi dati consente la regolazione
della postura grazie e specifici
comandi del sistema nervoso centrale.
Una
postura corretta e funzionale è
caratterizzata da assenza di tensioni
muscolari asimmetriche e anormali e
corretti rapporti tra i vari segmenti
corporei.
Una postura scorretta o "disfunzionale"
tende a determinare alterazioni nello
stato di tensione muscolare,
articolare e fasciale. Ogni
disequilibrio delle catene muscolari
provoca asimmetrie e cambiamenti nelle
funzioni di movimento, con conseguenti
alterazioni posturali che portano ad
adattamenti e compensi di tutta la
struttura.
Problemi
posturali: origine e conseguenze
Ogni
possibile problema ai diversi sistemi
percettivi può causare variazioni
posturali più o meno importanti.
Gli esempi possono essere molteplici:
un problema visivo potrà comportare
immediate alterazioni nella tensione
dei muscoli sottonucali e, di
conseguenza, adattamenti nella
tensione delle catene muscolari
collegate. Allo stesso modo, se
pensiamo agli effetti di una
distorsione alla caviglia, un alterato
recupero della funzionalità dei
recettori articolari comporterà delle
variazioni nell'appoggio del piede,
con conseguenze verso le ginocchia, il
bacino, la colonna.
Problemi al bacino potranno
condizionare le modalità di appoggio
degli arti inferiori quando siamo in
piedi: se fate attenzione noterete
spesso che molte persone nella
posizione eretta rimangono in appoggio
solo su una gamba, di solito sempre la
stessa. Come mai? E con quali
conseguenze?Avete provato ad osservare
la postura di una persona allegra e
felice? E a confrontarla con quella di
una persona triste o depressa? Il
collegamento tra postura e personalità
rappresenta una ulteriore chiave di
lettura da utilizzare rispetto alle
cause dei possibili problemi posturali.
Una postura non corretta può essere
all'origine di una molteplicità di
problemi: asimmetrie e alterazioni
delle tensioni comportano un aumento
del tono muscolare in alcune parti del
corpo; se questo si protrae nel tempo
si determinano fibrosi, problemi
vascolari, indolenzimento locale,
riduzioni di movimento a livello
osteoarticolare.
A loro volta muscoli e tessuti
fibrotici non consentono un ritorno
fisiologico alla postura equilibrata.
Mal di schiena o cervicalgie hanno
spesso questo tipo di origine, ma se
pensiamo che posture errate e
mantenute nel tempo possono comportare
un aumento delle compressioni sui
dischi intervertebrali, si può
facilmente comprendere come posture
scorrette siano da mettere in
relazione con la formazione di ernie
discali o con processi degenerativi,
quali l'artrosi.
Infine, mentre in condizioni di
equilibrio il dispendio energetico è
minimo, uno stato continuo di tensione
muscolare ne comporta un aumento
costante.
ANALISI
DELLA POSTURA
L’approccio
posturologico nei confronti del
paziente non si limita al sintomo e
quindi non è la cura del sintomo, ma
cerca di affrontare tutte le
problematiche e quindi la persona
nella sua interezza; la
persona possiede una storia e
problematiche apparentemente silenti,
ma che, potenzialmente, potrebbero
diventare causa di malessere, sia a
livello fisico che mentale (il
lombalgico non vive bene a causa del
dolore che lo limita).
L’analisi
della persona avviene preliminarmente
con un colloquio dove si cerca di
capire quali possano essere state
delle cause di alterazione posturali
(tipo di lavoro svolto, traumi subiti
nel corso della vita, interventi
chirurgici, tipo di alimentazione,
qualità del sonno, problemi
specifici, sport praticati ecc.).
Successivamente
viene fatta un analisi posturale
statica dove si prendono informazioni
sui vari punti di repere del corpo per
valutarne eventuali assimetrie di
piedi, ginocchia, cingolo pelvico,
colonna vertebrale, spalle ,braccia e
testa.
Il
soggetto viene valutato su tre viste
(anteriore, posteriore e laterale)
inoltre vengono proposti vari test per
valutare l’efficienza dei recettori
occhio,bocca e piede.
Importante
sarà anche la valutazione dinamica
della camminata che ci darà
indicazioni sul modo di utilizzare il
corpo nel movimento.
Una
volta acquisite il maggior numero di
informazioni sulla persona e sul suo
modo di essere si prepara un programma
che vada a destrutturate il vecchio
schema corporeo (immagine di sé) e
che prepari il soggetto a crearsi
nuove abitudini e schemi di movimento
più equilibrati che lo aiuteranno a
vivere meglio con meno dolori
prevenendo l’instaurarsi di
patologie più serie.
PIANI
DI LAVORO PERSONALIZZATI
In
base all’età ed alle
caratteristiche della persona verranno
proposti PIANI
DI LAVORO PERSONALIZZATI che
utilizzeranno varie metodologie
(ginnastica posturale di compenso,
allungamento globale decompensato,
ginnastica propriocettiva su piani
instabili e fitball,
programmi specifici per problematiche
della schiena collo e
arti, rieducazioni post traumatiche e
post operatorie di seconda fase,
programmi specifici di rinforzo con
elastici e palloni, riatletizzazione,
rilassamenti specifici, ecc.)
VEDI
anche BACK SCHOOL,
PANCAFIT
e Trattamenti di GINNASTICA
PERSONALIZZATA .
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